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Ritorno al Futuro.

primi salitori: Barry Bona e Peter Moser (asp. Guida Alpina) 24. 01. 2011

Cimon di Palantina parete N.E. 180 m. TD+

Si tratta di una variante diretta alla Via della Nicchia, aperta nell’autunno del ’77 dai fratelli Ettore e Alvio Bona (350 m. 5°, un tratto di 6°). La nuova linea, salita in piolet traction in invernale e con l’uso di protezioni veloci, segue il sistema di fessure sopra la caratteristica nicchia, giungendo in cresta per uscita autonoma.

Relazione (in base alle condizioni trovate durante la salita)

L’attacco della Via della Nicchia si trova un centinaio di metri a sinistra dello spigolo nord del Cimon, quindi salendo per il pendio basale localizzare un evidente sistema di couloir, chiusi in alto da una nicchia profonda.


La prima parte della via si svolge su ghiaccio e neve pressata, con una prima sezione molto ripida seguita da pendii appoggiati (100 m. 70°/80°), che conducono ad una cascata di ghiaccio verticale (10 m. a 85°/90°, vecchia sosta a due ch. e cordino abbandonata sul bordo del risalto). Seguendo ancora il flusso per pendii nevosi e dopo una lunga sezione su diedro inclinato ( ghiaccio con pendenze di 70°) si perviene alla nicchia. Qui la via del ’77 supera verso destra l’arcata della nicchia, andando a congiungersi con la via Vazzoler presso lo spigolo nord. La variante “Ritorno al Futuro” prosegue invece dritta per il sistema di fessure a sinistra.

L1 – Dal fondo della nicchia si sale una placca compatta (un cuneo e 2 ch.) ricoperta di ghiaccio esile e si continua per un colatoio verticale, fino ad una nicchia più piccola, dove si sosta su un vecchio ancoraggio a 2 ch. e cordino, abbandonato durante un tentativo invernale. (25 m. WI 4+)
L2 – Uscendo verso sinistra dalla nicchia si prosegue per un intero tiro di corda su neve e ghiaccio a 75° costanti, con tratti verticali e precari, fino ad un’altra nicchia profonda posta sotto uno strapiombo. (60 m. WI 5)
L3 – Si supera lo strapiombo (5 m. M5+) e per pendii nevosi si raggiunge una cresta affilata. Sosta su spuntone. (40 m.)
L4 – Si sale il canale nevoso che aumenta di pendenza fino al cornicione. Si giunge così sullo spallone ovest, a 150 metri dalla vetta. (80 m. 60°/75°)

Goulotte Zio Ragno

primi salitori: Alvio e Barry Bona 28. 01. 2011

Cimon di Palantina parete N. O. 250 m. TD

Goulotte di ghiaccio di rara formazione, posta 50 metri dall’attacco di “Questo Gioco di Fantasmi”.

Accesso
Come per “Questo Gioco di Fantasmi”.

Relazione
. (in base alle condizioni trovate in apertura)

L1 – tiro su ghiaccio misto - roccia ricoperta d’erba. (55 m. 75°)
L2 – Lunghezza di corda interamente su ghiaccio, con tratti continui a 75°/80° di pendenza. (55 m. WI 4+)
L3 – L4 – L5 – Si prosegue per la linea di goulotte, ora appena accennate e con alcuni risalti di misto, fino al termine del colatoio presso lo spallone ovest. (180 m. 60°/80°)

Materiale: Normale dotazione da misto.


Questo Gioco Di Fantasmi


primi salitori: Barry Bona e Peter Moser (asp. Guida Alpina)

29. 02. 2011 Gruppo Col Nudo-Cavallo - Cimon di Palantina 2190 m. 320 m. ED

Via di misto esile e di rarissima formazione, che sale al centro di un pilastro verticale, sulla parete nord-ovest di questa montagna prealpina, caratterizzata da calcare di scogliera, molto spesso ricoperto d’erba. La salita è stata effettuata usando chiodi solo su due punti di sosta, in stile Trad, invece, tutto il resto dell’ascensione. La formazione della colata di ghiaccio, che ha suggerito la linea da seguire, necessita di annate particolari, con nevicate alternate a piogge e repentine gelate.

Accesso.
Prendere il sentiero n° 923 che porta al Rifugio Semenza, risalendo il fondo della Val de Piera e, giunti al Sasson della Madonna - m. 1640, individuare sulla parete N.O. del Cimon di Palantina il caratteristico pilastro tozzo a destra della via Vazzoler ( vedi guida Berti – Dolomiti Orientali II), quindi salire i pendii alla base, puntando l’attacco dell’esile linea di ghiaccio, che segna la metà del pilastro. Prevedere 1 ora e mezza – 2 ore di avvicinamento, a seconda dell’innevamento.

Discesa.
Si scende per lo spallone ovest, che rappresenta una classica sci-alpinistica e, arrivati alle Casere Palantina - m.1522, si riprende il sentiero n° 923, che riporta a Pian delle Lastre e quindi alla Malga Pian Grant.

Relazione. (in base alle condizioni trovate durante l’apertura)

L1- salire su terreno misto d’erba e ghiaccio a 80° costanti per 60 metri, fino ad esiguo punto di fermata su 2 ch. (levati).
L2- si attacca un diedrino poco accennato, con fessure cieche e sporche d’erba e si punta ad una lama instabile, 15 metri sopra la sosta. Superata la lama, si perviene al successivo punto di sosta, attrezzato su ghiaccio. (20 m. WI 6 M R)
L3- Lunghezza di corda interamente su ghiaccio, a volte molto esile e a 85°/90° costanti per tutto il tiro di 55 m, che porta fuori dal muro verticale e compatto. Si giunge ad un buon punto di fermata su 2 ch. (lasciati). (WI 6 R)
L4-L5- Si segue la goulotte per due lunghezze intere di corda, con pendenze a 80° costanti su ghiaccio buono e si guadagna un piccolo nevaio (l’”Occhio Bianco”). Sosta alla base di un diedro verticale (friend).
L6- Attraversare un paio di metri a destra e salire la fessura strapiombante ( 10 m. M5 ), che porta al pendio di neve finale. Si giunge quindi in cima al pilastro, che finisce sullo spallone ovest. (65°/ 70° 70 m.)

Materiale.
Chiodi da roccia a lama e a U, 2 ice-hook, nut e friend piccoli, viti da ghiaccio corte.


Cugi’s Corner

primi salitori: Barry Bona e Simone Favero

05. 03. 2011 Gruppo Col Nudo-Cavallo - Cimon di Palantina 2190 m. 350 m. TD+

Itinerario di misto che segue il logico diedro roccioso, posto a sinistra del pilastro su cui sale “Questo Gioco di Fantasmi”. La qualità della roccia su cui si svolge la via è a tratti friabile e molto sporca d’erba, quindi richiede condizioni favorevoli del ghiaccio affinché la scalata risulti fattibile.

Accesso.
Come per l’itinerario Questo Gioco di Fantasmi, si sale alla base del diedro a sinistra del pilastro NW.

Discesa.
Si scende per lo spallone ovest, che rappresenta una classica sci-alpinistica e, arrivati alle Casere Palantina - m.1522, si riprende il sentiero n° 923, che riporta a Pian delle Lastre e quindi alla Malga Pian Grant.

Relazione. (in base alle condizioni trovate durante l’apertura)

L1- Per cenge nevose alternate a brevi paretine si raggiunge da destra la base del primo salto verticale. Sosta su piccolo larice ( 50°/70° 30 m.)
L2- Si sale un muro ricoperto di ghiaccio sottile pervenendo a un piccolo diedro. Sosta su ghiaccio. (80° 45 m.)
L3- Salire il diedro ghiacciato con passaggi di misto e sostare sotto a una fessura nera e profonda. 1 ch. di sosta rimasto. ( 45 m. 70° M )
L4- Superando la fessura con un pass. di misto si guadagna la parte centrale del diedro. Continuare per il couloir ghiacciato fino ad un blocco incastrato. 1 ch. di sosta. (60 m. 75° M)
L5- passando per il foro sotto il masso incastrato, si prosegue per placche di roccia sporca d’erba e ghiaccio sottile, puntando la base di una colata di ghiaccio sospesa sopra ad uno strapiombo. Sosta a friend a destra della colata su roccia precaria. ( 50 m. 70°)
L6- Superare lo strapiombo con un passaggio di misto atletico su roccia friabile e continuare su ghiaccio e neve di dubbia consistenza, con poche possibilità di protezione ( ice-hook abbandonato su erba a metà tiro), fino al termine del muro verticale. 1 ch. di sosta sulla sinistra. ( AI 6 R M 50 m.)
L7- Salire dritti per il pendio nevoso fino in cresta. Sosta su clessidra. ( 65° 50 m.)

Materiale.
Chiodi da roccia a lama e a U, 2 ice-hook, nut e friend medi, viti da ghiaccio corte.