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Nome Salita: Monte Cimon 2422 m
Regione: Friuli
Zona:
Alpi Carniche gruppo Creta Forata
Partenza da: Pesariis

Dislivello: 1672m
Difficoltà: Media
Cartina di riferimento: Tabacco

Monte Cimon

Relazione di Concina Ciro

Monte Cimon (2422 m), Alpi Carniche gruppo Creta Forata, salita lungo la via normale dalla val Pesarina.

SALITA Si parte da Pesariis (750 m) da prima seguendo una strada asfaltata sulla destra della statale (per chi la percorre verso Casere Razzo) all’inizio della quale compare la segnaletica CAI con il numero del sentiero 229, che conduce al passo di Entralais.
Poco dopo aver superato le ultime case si perviene ad un bivio senza indicazioni, qui si va dritti e non si prende la diramazione di destra.

Si prosegue sulla strada pianeggiante fino ad un tornante, da dove riprende a salire e più avanti sulla sinistra parte il sentiero, che più su incrocia di nuovo la strada (qui non ci sono indicazioni), che si segue verso sinistra per alcune centinaia di metri, fin dove sulla destra riprende il sentiero. Da qui non ci sono più incertezze sul percorso da seguire, se non nei pressi della casera Entralais, dove bisogna tenersi alla sua sinistra e poi più in alto nel vallone di Entralais, dove la traccia a tratti si perde e potrebbe essere un problema in caso di scarsa visibilità.

Giunti sul passo, si prosegue sulla sinistra su pendio erboso, inizialmente senza traccia di sentiero ne segnalazioni, che riprenderanno più in alto. Per vincere lo smarrimento di questo tratto iniziale, invece di perdere tempo alla sua ricerca e spendere tante parole a descriverlo, la miglior cosa è guardare la foto 1, che illustra i percorsi, uno indicato in blu e l’altro in rosso, che si uniscono più su. Il percorso segnalato con bollini rossi sbiaditi fin da subito è quello rosso nella foto, solo difficile da intuire all’inizio, mentre quello blu è indicato da degli ometti, ma solo molto in alto (circa dove iniziano i tratti blu nella foto) e perciò anche lui difficile da individuare fin da subito.

Consiglio quello indicato in blu nella foto, più semplice e meno rischioso, ci si può collegare a quello rosso percorrendo il tratto indicato in giallo o proseguire a sinistra lungo un canale fino ad incrociare l’altro sentiero.
Il sentiero rosso invece scavalca la forcelletta che si vede nella foto e prosegue nel versante nord su roccette con difficoltà a tratti di I° anche esposto, da poco prima dell’incrocio con quello giallo prosegue su prati e comoda traccia.

Dalla loro unione si prosegue a sinistra, si aggira uno spuntone salendo verso destra (ora si è completamente dal lato sud) fino a pervenire ad un intaglio (foto 2), lo si scavalca, si scende per alcuni metri e poi si riprende a salire a zig-zag sul prato fino ad una selletta, da li si prosegue diritti scavalcandola, passando nel versante nord. Si prosegue fino ad entrare in un canale (ometti e tracce) che si sale e poco prima della sua fine, si abbandona andando alla sua sinistra per giungere in cresta. Qui si incrocia una traccia, che arriva da sinistra e che sale la cresta appena raggiunta. Credo che questo ramo del sentiero si prenda alla selletta attraversata poco sotto, piegando a sinistra (foto 2 segni blu), ma al mio passaggio questo primo tratto di pendio era innevato, perciò non ne ho certezza.
Tornando alla cresta appena raggiunta la si percorre fino a raggiungere prima l’anticima, e dopo una breve discesa si sale alla cima.

DISCESA Si può scendere lungo lo stesso itinerario di salita, ma consiglio di seguirlo solo fino al passo e poi scendere dal versante nord, quello nella val Degano, sempre lungo il sentiero con segnavia CAI 229, fino alla Casera Tuglia. Da qui sono sceso lungo una strada bianca fino a valle, sotto all’abitato di Forni Avoltri e rientrato a Pesariis in autostop. Dalla casera Tuglia si può scendere lungo la strada con segnavia CAI 230 in direzione di Sappada e poi piegare a destra al centro di Biathlon, oppure, solo per ottimi camminatori, si può salire leggermente lungo il sentiero 227 e poi scendere a Piani di Vâs e Forni Avoltri.

NOTE Gita lunga in ambiente isolatissimo. Rispetto alla vicina Creta Forata, monte più rinomato e più visitato di questo, il nostro non ha nulla da invidiargli, con il bellissimo paesaggio del vallone di Entralais e la discesa che offre più possibilità, rendendo la gita molto varia.
Si può partire anche sopra l’abitato di Pesaris, percorrendo il primo tratto di strada asfaltata in auto ed evitando così circa 150 m di dislivello, altrimenti 1670 m.

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Dal passo di Entralais le possibili possibilità  di salita Ad un intaglio, lo si scavalca e si scende Il passo di Entralais, salendo alla vetta Nei pressi della casera Geu, verso il monte omonimo in primo piano a sinistra Nei pressi della vetta verso est, in primo piano la Creta della Fuina Scendendo dal lato nord, verso Sappada e la cresta del Monte Ferro
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