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Rupe Secca: Via Mescalito

Regione: Trentino
Zona: Arco
Partenza da: Arco
Dislivello: 240 m
Salita a: Sud-Est
Discesa a: Sud - Est
Difficoltà: 6c (8°) 7a (8°+) o A0
Guida: Pareti del Sarca di Diego Filippi

Aperta nel 1982 da R. Vettori e da R. Bernard, Mescalito, è una di quelle salite che non si scordano.
La Via, con la sua linea elegante, le difficoltà sostenute e le protezioni che permettono di spingere l' arrampicata libera fino al limite, è una delle più belle della zona.
Dal parcheggio della piscina Comunale, osservando Rupe Secca, si notano a circa due terzi di parete due enormi tetti e sotto una stupenda placconata. Si passa proprio di la': prima la placca e poi ..., fra un tetto e l' altro.

Via Mescalito
Arco: Rupe Secca - parete est - sviluppo 240m - periodo: tutto l' anno - difficoltà: 6c, 7a

Accesso: Da Arco seguire le indicazioni per il Climbing Stadium e proseguire fino a Prabi parcheggiando alla piscina comunale. L' attacco della Via, caratterizzato da un diedro rossastro con vegetazione rampicante ai lati, è situato sulla verticale di due enormi tetti che si trovano a circa due terzi della parete (cinque minuti dalla macchina).

Materiale: 14 rinvii, qualche cordino per le soste e per le clessidre negli ultimi due tiri, un paio di friends medio piccoli. Consigliabile il casco se nella Via ci sono altre cordate.
Le soste sono tutte a spit, i tiri sono protetti con chiodi e spit messi in maniera oculata (ne troppo vicini, ne troppo lontani). I passaggi difficili possono quasi sempre essere azzerati.

Relazione:
I tiro: diedro rossastro con vegetazione ai lati. Più difficile di quel che sembra: partenza delicata e uscita strapiombante. 6a
II tiro: qualcuno l' ha chiamato "l' imbuto". Le difficoltà si concentrano in un paio di metri su una specie di piccolo diedro camino povero di appigli e privo di appoggi per i piedi. E' ben protetto si può anche azzerare. 6c
III tiro: muro grigio. Difficile il primo tratto su piccoli appigli e appoggi svasati. E' ben protetto si può anche azzerare. 6c
IV tiro: Prima decisamente a sinistra per una decina di metri poi qualche metro in verticale e quindi a destra (15-20m) su piccola cengia fino ad arrivare alla base di un piccolo diedro grigio. 6a facile (ho saltato una sosta, la corda nonostante il percorso a U scorreva bene)
V tiro: salire il diedrino fino alla fine, poi a sinistra per placca fino alla sosta 6b
VI tiro: tiro chiave. Stupenda placca rossastra e quindi strapiombo con maniglie per superare un enorme tetto nel suo punto più debole. Continuità e resistenza sono necessari per arrivare in sosta senza resting. 7a
VII tiro: non resta che attraversare a sinistra, aggirare lo spigolo e per stupendo muro verticale a buchi fino alla prossima sosta. 6a facile
VIII-IX tiro: a sinistra puntando a facili placche verticali a buchi. Utili cordini per clessidre e qualche friend per integrare le protezioni 5a

Discesa: sulla sommità, a destra, per tracce di sentiero fino a raggiungere in breve tempo la ferrata che in circa mezz' ora riporterà alla base della parete.