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Escursionismo

Nome salita:
Cima del Vallone
Data:
14/07/2005
Regione:
Friuli
 
Zona:
Jof Fuart
 
Partenza da:
Cave del Mole
 
Dislivello:
1400 m
Quota di partenza:
984 m
Salita a:
sud-ovest
Discesa a:
sud-ovest
Difficoltà:
alta
 
Commento:
- SALITA - Dalla strada che da Sella Nevea porta a Cave del Predil si stacca verso sinistra una strada sterrata percorribile per breve tratto in auto. Si procede poi a piedi lungo questa forestale di servizio fino a Malga Grantagar [ore 1.00]. Poco prima di raggiungere la malga si stacca a destra (panchina in legno) un bel sentierino (cascatelle d'acqua) che risale il pendio boscoso fino al rifugio Corsi (acqua dalla presa poco sopra) [ore 0.30]. Dal rifugio (gentilissimo e simpatico il gestore...) si prende il sent. 625 diretto in forc. del Vallone. Poco prima della forc. su un masso sotto l'evidente canalone che separa Cima del Vallone (quella subito a sinistra dell'omonima forcella) da una cima secondaria si nota una sbiadita freccia in vernice rossa. Conviene però non accedere al canalone in questo punto, poichè facilmente si andrebbe a incontrare una serie di non facili passaggi su canalini marci, ma procedere ancora circa 20 metri in direzione della forcella finchè un ometto sulla sinistra indica una buona cengia che percorsa porta all'interno del canalone che seguiremo [ore 1.00]. Qui si presentano due possibilità: seguire i bolli che portano verso sinistra su per canalini, cengette detritiche e paretine oppure seguire direttamente il canalone a lato della parete rocciosa di destra. Noi abbiamo seguito la prima opzione. Questa porta ad un primo tratto che è anche quello decisivo ai fini della salita, svolgendosi inizialmente su due canalini successivi di II° esposto, dove la pessima qualità della roccia non aiuta. Superato questo primo tratto (si trova anche uno spit sebbene in posizione di dubbia utilità...) si raggiunge una terrazza detritica e un pulpito con ometto. Da qui si procede più facilmente e in modo divertente su roccia sicuramente buona (passaggi di I° e pochi di II°) anche se con l'inevitabile presenza di detriti fino all'evidente cengia vista già dal basso che si percorre verso destra fino a salire una paretina di II° su roccia ottima. Si arriva in cresta e poco dopo alla magnifica vetta (2368 m) [ore 1.00]. - DISCESA - Si ripercorre con attenzione la via di salita (attenzione alle svolte e a prendere i due canalini di II° iniziali nel punto esatto!). Potrebbe anche essere possibile la discesa per il canalone, infatti dal pulpito con ometto sopracitato abbiamo notato sul vicino canalone presso un salto una sosta attrezzata per una calata di almeno 10 m (cordino blu). Questa opzione è però tutta da verificare, magari visionandolo prima in salita... - NOTE - Salita divertente e sicuramente non banale, nel primo tratto purtroppo su roccia pessima che migliora in seguito (importante comunque il casco!). Utile anche uno spezzone di corda.
Relazione di:
Daniele
 
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