Arrampicata, scialpinismo, escursionismo: relazioni in tempo reale

Arrampicata

Nome salita:
Torre Cridola
Data:
26/10/2008
Regione:
Veneto
 
Zona:
Cridola
 
Partenza da:
Rifugio Padova
 
Dislivello:
160 m
Quota di partenza:
1300 m
Salita a:
nord
Discesa a:
nord
Difficoltà:
Protezioni:
lontane
Commento:
- SALITA - Raggiunta Forcella Scodavacca [ore 1.30 dal Rifugio Padova] occorre individuare la Torre del Cridola e, trasferendosi una cinquantina di metri in versante Rifugio Giaf, imboccare il canale detritico diretto alla Torre. Inizialmente conviene stare sulle poche zolle erbose ed entrati nello sconvolto canalone risalirlo meglio sul bordo sinistro, di fianco alla parete trasferendosi infine al centro evitando dei salti e raggiungendo con brevi passaggi tra il I° e il II° la Forcella di Torre Cridola incassata tra la Torre Both e la stessa Torre Cridola [circa 1 ora dalla Forcella Scodavacca; rarissimi ometti sulla sinistra]. Da poco sotto la forcella nel versante da cui siamo giunti, per ghiaie e superando anche un masso incastrato (3 m, II con uscita su ghiaie) si arriva ad una seconda forcelletta, una decina di metri più alta dove si trova l'attacco vero e proprio [da quoesto punto alla Cima calcolare circa 2 ore]. La salita, con dislivello di soli 160 m circa ma di sviluppo decisamente maggiore, non è di facilissima individuazione, per tale motivo seguire le relazioni del Visentini (ottima, con la numerazione dei tiri) o del Valagussa con però alcune precisazioni doverose per una relazione di quindici anni fà. 1) Conviene spezzare il tiro 4 in due per evitare frane e attriti, facendo sosta dopo i 20 m del camino su spuntone (presente cordino viola) e raggiungendo in seguito la terrazza detritica con cordino bianco sul fondo. 2) Nel traverso di IV non sembra più essere presente (ma potrebbe essere che noi non l'abbiamo visto...) il chiodo alla fine, sostituito da uno nuovo e dubbio all'inizio del passo. Non abbiamo rinvenuto nemmeno la sosta alla fine di questo 7° tiro (problematico predisporne una causa spuntoni pericolanti...) proseguendo nel camino e sostando comodamente alla fine del tiro 8 (40 m e attriti...). 3) Presso la calata per evitare il traverso al ritorno abbiamo lasciato un chiodo a lama, CONTROLLARE PERO' LA SOSTA poichè uno dei due chiodi che erano presenti (e che abbiamo poi integrato col nostro...) usciva tirandolo con le dita anche se ribattuto. 4) Tutte le altre soste sono su cordini dei quali è bene controllare lo stato specie quelli della sosta presso Forcella Irma che si trovano nella clessidra formata dal bloccone incastrato presso la forcella stessa. - DISCESA - Scendere arrampicando fino al terrazzino con spuntone dove abbiamo sostato alla fine del traverso di IV e per la cengetta raggiungere il camino chiuso dallo strapiombo. Continuare a traversare per esile cengetta per 10 m fino fino a ritrovare i 3 chiodi. La calata è in parte nel vuoto e presso lo strapiombo pendolando leggermente conviene rietrare sulla cengetta da cui alla conchetta del tiro 6. Ripercorrere ora la via di salita usando i cordini incontrati per le doppie (max 20 m) fino all'attacco [ore 1.45], poi giù per il canale fino a Forcella Scodavacca [30 min] e la Rifugio Padova [50 min]. - NOTE - Stupenda salita a questa fotogenica Torre, da alcuni paragonata al Campanile di Val Montanaia per l'arditezza con cui i primi salitori hanno risolto il problema del traverso in parete Nord. La salita è complessa e in parte su roccia friabile (migliore dal traverso alla cima). Bastano 50 m di corda, alcuni cordini magari per sostituire quelli in loco, il casco e magari il martello e qualche chiodo.
Relazione di:
Daniele
 
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