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Passo Falzarego-Coston d'Averau/Col de Limedes: Via Ruben Gonzales

Nome Salita: Via Ruben Gonzales
Regione: Veneto
Zona: Passo Falzarego
Partenza da: Pian del Falzarego
Sviluppo: circa 270m
Salita a: Ovest
Discesa: Nord (verso il passo Falzarego)
Difficoltà max: 7°+
Informazioni: da Roly Galvagni autore della Via

Prima ripetizione! :-)
Ruben Gonzales, come del resto tutte le Vie di Galvagni e Compagni, non delude. Si sviluppa prevalentemente su belle placche ben protette (spit da 10).
La roccia è sana tranne che nell'ultimo tiro dove comunque le difficoltà diminuiscono notevolmente (3°).
Ci sono numerosi passaggi di 6° e un paio di metri di 7°+ eventualmente azzerabili (la libera mi è riuscita al secondo tentativo).
Ruben Gonzales è, nel complesso, più impegnativa della vicina Compay Segundo (attacco circa 100m a destra di quest'ultima): alcuni passaggi sono più difficili, le protezioni sono un po' più distanziate, la parte finale del penultimo tiro si sviluppa su ripido bosco (portare cordini per proteggersi su alberi).
Un po' di esperienza alpinistica non guasta!


Via Ruben Gonzales  Aperta da Roly Galvagni, Massimo Maceri, nel mese di giugno 2012.

Tiri 8 - Difficoltà max: un paio di metri di 7°+ nel sesto tiro. Prevalentemente 5° e 6°.
Vedi anche foto relazione a pié pagina. Arrampicata tecnica, divertente, mai faticosa ad eccezione della breve sezione di 7°+.

Accesso: Dal versante di Caprile si sale verso il passo Falzarego. Qualche tornante prima della sommità del Passo si arriva a Pian del Falzarego (Chiesetta, ristorante e alcune costruzioni). Da qui per tracce evidenti di sentiero, si raggiunge la base della parete in prossimità del breve zoccolo che conduce all'attacco di Compay Segundo. Obliquare a destra per un centinaio di metri. L'attacco di Ruben Gonzales si trova in prossimità di un diedro. Piastrine visibili. Vedi anche foto a pié pagina. Circa 20/30 min.

Materiali: 11 rinvii e cordini per assicurasi su alberi nella parte finale del penultimo tiro

Relazione: foto a pié pagina con tracciato e relazione di Roly Galvagni autore della Via.
I, II tiro: belle placche che si superano con arrampicata tecnica mai faticosa 5°+ 6°-
III tiro: facile traverso con passo di 6° su strapiombino finale. Un po' da ripulire.
IV tiro: inizialmente su placca delicata poi più facile 5° 4°+
V tiro: si traversa verso destra e quindi si sale per bella placca. Le difficoltà aumentano nel tratto finale 6°+ (forse un po' più difficile di quanto riportato dalla relazione)
VI tiro: passaggio chiave. Un paio di metri di 7°+ in partenza: si prende un rovescio con la sinistra, si alzano molto i piedi sotto lo strapiombo, si porta la mano destra sullo spigolo, ...
Passaggio faticoso che comunque si può azzerare facilmente.
VII tiro: un breve tratto di 6°- e fine delle difficoltà. Si prosegue per facili rocce e quindi su ripido bosco (utili cordini per alberi). Tiro lungo (circa 60m). Allungare le protezioni.
VIII tiro: per facili rocce rotte si arriva alla sommità della parete 3°+

Note:
- Via a spit di stampo alpinistico: nei tiri più facili le protezioni non sono ravvicinate
- nella salita seguire con attenzione la relazione a pié pagina, non si sbaglia
- dove necessario allungare le protezioni gli ultimi due tiri sono di circa 60m
- l'arrampicata, data la buona qualità della roccia e delle protezioni (spit da 10) è divertente

Discesa: Seguire tracce di passaggio fra i mughi e, dove questi diminuiscono, risalire verso i prati. Quindi, ancora per prati, fino al passo Falzarego e poi al Pian del Falzarego.