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Gli ex ragazzi dello zoo di Erto...
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando nella falesia di Erto comparvero i primi spit. Solo (si fa per dire) 25/30 anni.

Avevo appena terminato un corso roccia, a malapena facevo il quarto grado, rimasi subito affascinato da questo nuovo modo di arrampicare in sicurezza su difficoltà quasi improponibili.
Ancora non lo sapevo ma, lì, si stavano gettando le basi per quelle che oggi sarebbero state le difficoltà massime raggiunte in arrampicata: 8b, 9a, …
Mauro Corona, Icio Dall’Omo, Sandro Neri, sono fra i protagonisti di questo “nuovo mattino”.
Erano sempre lì, estate e inverno, a provare e riprovare. La “plastica” allora non esisteva, passione ed entusiasmo sopperivano a tutto.

Sandro è una delle poche persone che conosco felice delle prestazioni degli altri. Non c' è invidia, è come fossero le sue.
Ricordo le ore perse a spiegare passaggi, le sicure eterne, la felicità palpabile quando un passaggio o una via riuscivano.
Un episodio fra i tanti. Palestra di Casso: strapiombone di 8a.
“Puoi farlo” ,“puoi farlo”, “ti spiego i movimenti”, “non è così difficile !”
Facevo a malapena il 7a. 7a e 8a non sono la stessa cosa!
Eppure era disposto a spiegarmi centimetro dopo centimetro pur di farmi riuscire.

Con piacere pubblico questa sua ultima performance.

17/10/09    10 ANNI DI EMICRANIA 8b

Ho 46 anni, arrampico da 30 e gli ultimi 10, di questi anni, li ho impiegati per salire rotpunkt Emicrania a Ceresera (BL).
Per fortuna in questi 10 anni ho avuto anche altro da fare, oltre che provare e riprovare questa splendida via… un vero rompicapo : appena mi avvicinavo a realizzare, scoppiava puntualmente il grande caldo estivo (proibitivo anche a Ceresera, se sei al limite in una via…), oppure scoppiavano le perturbazioni delle stagioni temperate, che rendono Emicrania altrettanto proibitiva, perché si bagna immediatamente il tratto chiave.

Per salire sto tiro ho dovuto conciliare temperatura fredda (5 gradi circa), periodo asciutto, stato di forma e conoscenza millimetrica della via : pare impossibile, ma in 10 anni di tentativi ho scoperto sempre un particolare nuovo, altrimenti non sarei resistito alla noia di un “tunnel” del genere. E la lampadina si è accesa sabato 17 ottobre, scoprendo un sistema nuovo sul tratto finale, che ho sempre patito.

Ho sfilato, e son partito bello incazzato, come fossi in una via nuova… contento di quel nuovo movimento, quel piccolo particolare finale che mi ha risvegliato la novità, la motivazione. Per questo motivo ho raggiunto la catena in continuità, con immensa gioia e liberazione !….

Mi permetto un consiglio, ai giovani che si apprestano a entrare nel tunnel delle vie super-lavorate : variate, cambiate, trovate altri stimoli, nella vita e nel variopinto caleidoscopio del fantastico mondo verticale ; e quando vi sentite bene, tornate a cacciare una botta secca al “solito” progettone, cercando sempre il nuovo particolare che lo possa facilitare, in maniera che sia sempre il “nuovo” progetto, non il “solito”.

Ringrazio proprio voi giovani, voi “boce” che ho cominciato a “portare” (termine errato) a scalare, perché adesso siete voi a portare me… a divertirci e allenarci sui blocchi, per esempio : i boulders con voi giovani, il vedervi in gara con le dita che mi sudano, i viaggi fantastici con voi a Ceuse, Kalimnos e Zillertal, hanno alleviato 10 anni di Emicrania .

Grazie boce !
Sandro Neri