per la stampa: file-stampa
Monte Cornor (2170m)

Partenza: Col Indes 1150m (Tambre)

Dislivello: 1000m

Cartina: Tabacco 012

Esposizione: Sud-Est

Tempo: 3 ore 

Difficoltà: media

Materiale: normale dotazione, rampant

Un giorno mentre salivo sul Cimon di Palantina contavo i puntini che salivano sul Cornor: erano proprio tanti. Il Cornor, assieme al Guslon, è una delle gite più conosciute. Se si arriva fino in forcella non presenta grandi difficoltà e offre una stupenda discesa che può essere effettuata sia dalla parte della Val Bona verso Pian de le Stele (ci vogliono due macchine) che dalla parte della salita.

Parcheggiata la macchina vicino all'agriturismo, si segue il sentiero che in un primo tempo porterà alle baracche Mognol e quindi al sasso della Madonna (sbarra, cartelli con indicazioni), da qui, finita la parte boschiva la salita si fa evidente: sulla destra il rifugio Semenza, sulla sinistra il Cornor. Si sale con lunghi obliqui fino ad arrivare in forcella (vedi foto) e quindi in poco tempo la vetta sulla destra. Il tratto che dalla forcella porta in vetta è il più impegnativo e talvolta può richiedere l'uso dei ramponi se particolarmente ghiacciato.

La discesa può essere effettuata dalla parte della Val Bona oppure per lo stesso itinerario di salita. Io, sono sceso dalla stessa parte da cui ero salito, ho abbandonato quasi subito il crinale che porta sulla forcella portandomi a sinistra al centro dell'ampia pala nevosa. Stupendo, pendenza mai eccessiva, una serie di curve concatenate che in breve portano nell'ampio vallone sottostante la forcella Cornor (attenzione questa soluzione è preferibile solo con neve ben assestata). Ho poi seguito l'itinerario di salita dove la neve era più bella.