Arrampicata, scialpinismo, escursionismo: relazioni in tempo reale

Scialpinismo

Nome salita:
Traversata Marmolada Sud
Data:
14-02-2007
Regione:
Veneto
 
Zona:
Marmolada
 
Partenza da:
Malga Ciapela
 
Dislivello:
1300 m
Quota di partenza:
1550 m
Salita a:
est
Discesa a:
ovest
Difficoltà:
media
Pericolo valanghe:
medio
Commento:
Sottotitolo: vai a fidarti degli amici… Martedi’ mi telefona Garmont e mi dice: “Facciamo la gita quella che ti ho scritto via mail: 1000-1100m di dislivello facile”, io che ho finito tardi col lavoro e sono stanco dico si’ senza verificare sulla carta, prepare la zaino e vado a letto… Ore 9 di mercoladi’ si parte da poco dopo il campeggio di Malga Ciapela verso P.sso Ombretta, sci ai piedi loro, ciaspe io e penso “mmmh unico ciaspolaro contro 5, sara’ dura”… Tutto bene fino alle malghe Ombretta dove facciamo la prima pausa per mangiare, si riparte per il Rif. Falier e qui un traverso a mezza costa mi fa tribolare non poco… Rifugio, pausa, si mangia, si beve e io finisco i viveri, ripartiamo su un facile pendio cosparso di mughi, azz ogni tre passi un buco, quelli con gli sci mi staccano, dico: “tranquilli io vengo su con il mio passo”. Dopo un cambio di pendenza ritrovo il Garmont che mi aspetta, pure lui e’ fuso, ripartiamo assieme io vado per verdi e sfasciumi e lui zigzaga con costanza; rampa finale sotto un vento infame e su un fondo duro (ramponabile) ricoperto da lastroni che si spaccano a vanno giu’: “mmm che brutta storia, sono fuso, tornerei giu’ ma non di qui, bisogna arrivare in cima o non c’e’ via di ritorno”. Ultimi 3 tornanti Garmont e’ alla svolta opposta della mia ed incomincia a salire per la cresta, io lo seguo, lo vedo agitato, mi dice: “Andrea torniamo giu da dove siamo venuti?!?!”, io gli rispondo: “non se ne parla nianche andiamo al riparo dal vento e ci riposiamo”, cosi’ facciamo e rincuorato da tutti si convince a scendere ad Ovest, io mangio qualcosa gentilmente offertomi da WhiteMouth e Powder, ma sento che non mi va giu’, non ce’ molto da bere Azz… Incomincio la discesa con Powder ma non riesco a controllare la tavola e mi infogno tra le rocce e le creste formate dal vento, esco riesco a prendere il pendio aperto, di fronte a me una strettoia da infilare, ma non riesco a passare una contropendenza, Powder mi dice togli tutto e scendi a piedi che ci sono rocce, faccio cio’ che mi dice e lo trovo intento a fotografare un originale colata di ghiaccio, mi siedo e gli dico: “sono esausto non mi sento bene, hai da bere?”, mi dice che ha un fondo di te lo bevo e mi pare di star meglio, faccio un traverso impegnativo e un’altra discesa su bella neve, un canalino ripido, un paio di capriole e uno di curve e ci troviamo sopra un boschetto di larici, la neve e’ polvere soffice siamo sopra il Rif. Contrin, mi libero da un po’ di succhi gastrici in eccesso e riparto, dal rifugio in giu’ la neve e’ bella ed il percorso e’ facile ci divertiamo tutti e sei fino al falsopiano… E’ lungo non finisce piu’ sono costretto a togliere la tavola e a camminare per lunghi tratti verso la fine faccio un altra tappa liberatoria, in breve siamo a Baita Locanda Contrin e ci aspetta un altra entusiasmante discesa in un budello cosparso di polvere… In breve siamo al parcheggio della funivia ed il gruppo si riunisce e’ quasi buio ma ce l’abbiamo fatta, ci congratuliamo ed aspettiamo il Taxi, alla prossima avventura ;-)
Relazione di:
cAlabronez
 
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